A me gli occhi

Dalle semplici cannucce colorate alle gommepiume, dai palloncini agli elastici, dagli espansi al neoprene, Francesca Pasquali utilizza prevalentemente materiali polimerici industriali, anche di scarto, tessendoli e componendoli in maglie cangianti, in pattern mutevoli offerti al nostro sguardo, ai nostri occhi: i materiali utilizzati diventano infatti elementi di una sintassi visiva, alfabeti di un gioco creativo dalle regole molto più serie di quanto possa sembrare, creando opere impossibili da oltre-passare, opere che richiedono attenzione, che dicono “a me gli occhi, guardami”… Classe 1980, bolognese, fin dagli anni dell’Accademia di Belle Arti a Bologna Francesca Pasquali espone in mostre collettive e personali, vincendo nel tempo importanti premi internazionali e spesso lavorando su grandi progetti pubblici. La mostra, che intende indagare i molteplici ambiti di ricerca dell’artista, è corredata da un catalogo attentamente studiato al fine di leggerne il percorso in modo approfondito.

Catalogo in galleria con testi critici a cura di Ilaria Bignotti

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